FAQ - Quesiti e risposte su iQ

Sono ammissibili anche associazioni con sede fuori Napoli?

Non ci sono requisiti specifici relativamente alla sede per gli enti del terzo settore. Questi, quindi, non devono obbligatoriamente aver sede all’interno di una delle aree bersaglio individuate (ovvero le Municipalità 2, 3, 6 e 8) o in generale a Napoli. L’idea progettuale presentata dovrà avere ricadute ed essere realizzata all’interno di una delle municipalità sopra indicate in termini di attività, servizi e progetti che verranno svolti, rivolgendosi prevalentemente ad abitanti, residenti e/o lavoratori delle stesse aree. Sarà quindi necessario dimostrare adeguatamente la capacità di creare in primis ricadute positive dirette (a breve, medio e lungo termine) su quello specifico territorio. In merito si faccia riferimento all’art. 5 comma 1 dell’avviso rivolto a ETS: l’idea progettuale dovrà “prevedere attività localizzate, completamente o per la maggior parte, in uno dei territori delle Municipalità di cui all’art. 1”. 

é necessario inserire nell'idea del progetto una struttura fisica?

Le sedi a cui si fa riferimento nel bando all’art. 2 commi 7 e 8 potranno utilizzate per le attività di formazione e accompagnamento previste nella fase 1. Compatibilmente con la tipologia di attività e con gli spazi messi a disposizione dal Comune e dall’RTI, i partecipanti potranno inoltre chiedere di utilizzare tali spazi anche nella fase 2 di realizzazione delle attività.

Cosa si intente per sedi messe a disposizione dal comune?

Le sedi durante la fase 1, di accompagnamento allo sviluppo dell’idea progettuale, sono quelle messe a disposizione dell’Amministrazione Comunale e dall’RTI di cui all’art. 2 commi 7 e 8 dell’Avviso. Ovviamente in base alla Municipalità dove si vorrà svolgere il progetto, l’attività di accompagnamento dovrà svolgersi nella sede prevista per quella Municipalità.

Quando si passerà alla Fase 2 (erogazione del Contributo e affiancamento personalizzato), i beneficiari svolgeranno le attività finalizzate alla realizzazione del rispettivo progetto, utilizzando preferibilmente propri locali (non messi a disposizione né dal Comune né dall’RTI) siti in una delle aree bersaglio, al fine di valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale e favorire processi di rigenerazione urbana. 

Tuttavia, compatibilmente con la tipologia di attività che si andrà a svolgere e con gli spazi messi a disposizione dal Comune e dall’RTI (quelli di cui all’art. 2 commi 7 e 8), i partecipanti potranno chiedere di utilizzare tali spazi, comunque non oltre il termine di durata del progetto (che va da un minimo di 9 ad un massimo di 18 mesi); in buona sostanza non si potrà rimanere a tempo indeterminato negli spazi sopra richiamati ma, essendo il progetto necessariamente autosostenibile, occorrerà che la compagine abbia una propria autonoma sede.

Non sarà messo a disposizione un elenco di strutture/luoghi. I gruppi informali, per avere accesso alla fase due e poter ricevere il contributo, dovranno costituirsi e avere sede legale nel Comune di Napoli.

Nel caso in cui le strutture verranno scelte in un secondo momento, come si possono inserire i costi relativi a tali strutture nel modello di budget?

Nel caso in cui la scelta della sede avvenga in un secondo momento (ma questo accadrà soltanto con l’avvio della fase 2), si potrà optare per una sede che non sia una di quelle messe a disposizione dal Comune o dall’RTI, e in questo caso il budget dei costi del progetto potrà tener conto di eventuali canoni di locazione. Queste voci di costo potrebbero andare sotto la voce “altri costi diretti”, di cui all’art. 18 comma 3 lett. d) dell’Avviso.

Nella fase attuale, i costi relativi a eventuali strutture necessarie per la realizzazione del progetto presentato potranno essere calcolati e inseriti nel budget sulla base di preventivi, ragionevoli stime e/o basandosi su prezzi di mercato.

Nell'ultima pagina dell'allegato 2B Scheda progettuale si parla di professionalità impiegate. Queste ultime si intendono come componenti del gruppo informale o semplicemente come risorse che vengono utilizzate per la realizzazione del progetto?

Le professionalità impiegate si intendono principalmente come componenti del gruppo informale che si prevede svilupperanno il progetto imprenditoriale, le stesse che poi parteciperanno al percorso di accompagnamento in caso di selezione.

Come specificato all’art. 7 comma 5 è richiesto di allegare i CV. Tutti i componenti devono possedere i requisiti specificati nell’art.4 comma 1. I componenti del gruppo informale che prenderanno parte alla fase 1 di accompagnamento allo sviluppo progettuale non potranno essere modificati nel corso dello sviluppo della fase stessa. Si faccia riferimento all’art.6 comma 5 e 6. In caso di accesso alla fase 2 e di ottenimento del contributo si dovrà garantire che il gruppo rimanga composto dalle stesse persone che hanno sottoscritto la candidatura al percorso di Fase 1 fatta eccezione per le fattispecie specificate all’art.11 comma 3 punti a) e b).

A pagina 15 nell'Avviso per i gruppi informali non è esplicitato il formato in cui si deve inviare il materiale firmato in calce o con firma digitale. Viene segnato pdf e p7m ma solo per le firme digitali CAdES.

Per quanto riguarda la modalità di presentazione della domanda è esclusa tassativamente la presentazione in formato word. Questo significa che la stessa potrà essere presentata in formato pdf (se firmata in calce o con firma digitale PAdES), oppure in formato .pdf.p7m (se firmata digitalmente in formato CAdES).

In riferimento ai soggetti ammissibili, il bando per le associazioni è riferito solo agli ETS? Ossia ad associazioni neonate o modificate in base al D.Lgs. 117/2017? Oppure anche ad associazioni che al momento facciano riferimento ad altri riferimenti normativi?E di conseguenza, presentando la domanda come gruppo informale, (come da bando: "qualora abbiano ottenuto il contributo, in uno degli enti del terzo settore") e poi eventualmente partecipare con un’associazione già costituita in passato con recente adeguamento statutario in base al D.Lgs.117/2017?

Il bando è aperto anche ad associazioni che al momento fanno riferimento ad altre normative, purché risultino regolarmente costituite. Si faccia riferimenti all’art. 4 comma 1. lett. a) relativo ai requisiti di capacità amministrativa che il soggetto proponente deve garantire in fase di candidatura in cui si specifica:

– se imprese, essere iscritte nel Registro delle imprese tenuto presso la C.C.I.A.A. territorialmente competente;

– per tutti i soggetti per i quali è obbligatoria l’iscrizione ad un albo/registro, indicare l’albo/registro di riferimento;

– per tutti gli altri soggetti, essere regolarmente costituiti.

Candidandosi come gruppo informale per aver accesso alla Fase 1 e ottenuta valutazione positiva della candidatura alla conclusione della Fase 1, per poter accedere alla Fase 2 e ricevere quindi il contributo e il servizio di affiancamento personalizzato, i gruppi informali proponenti dovranno costituire, risultando così ufficialmente “beneficiari dell’aiuto”, un nuovo soggetto giuridico qualificabile come Ente del Terzo Settore (ETS) ai sensi D.Lgs. 117/2017 che abbia sede nel Comune di Napoli. Si faccia riferimento all’Articolo 11 comma 5. Per la tipologia di ente si faccia riferimento all’elenco specificato nell’avviso relativo ai Gruppi informali all’art.11 comma 4.

Tenendo conto di quello che è scritto all'Art. 3 dell'Avviso:"5. Ciascun ente è ammesso a partecipare a un solo progetto in qualità di capofila o di partner."Vorrei far presente che:1) Alcuni Dipartimenti Universitari napoletani possono essere molto interessati a fornire un significativo contributo per la realizzazione efficace di proposte riferite al bando, nella prospettiva del Public Engagement, offrendo quindi risorse entro attività senza alcun scopo di lucro. Si tratta di strutture che in diversi casi raccolgono centinaia di docenti e ricercatori, con sedi presenti in diversi quartieri della città. Anche per tali strutture pubbliche è valido il vincolo di poter essere partecipi in ATI in una unica proposta progettuale, aderenti all'ATI ? Mi permetto di far presente che l'esperienza sconsiglia tale scelta che obiettivamente limita molto la pluralità e l'efficacia delle proposte.2) Può essere ammessa e considerata in modo qualificato una partecipazione che non implichi la presenza nell'ATS ma sia sostanziata da un accordo di partenariato di secondo livello sottoscritto fra un ente pubblico e il capofila dell'ATI, che quindi forse potrebbe far superare il problema della adesione ad una unica proposta da parte del detto ente pubblico ?3) Per tali strutture pubbliche inoltre è da considerare obbligatoria la presentazione di statuto e atto costitutivo ? Per diversi aspetti sono strutture interne alla Federico II con un unico Codice fiscale (tutti i dipartimenti), per cui sarebbe ben difficile presentare lo statuto e l'atto costitutivo !4) In realtà la stessa problematica si presenta per le Scuole pubbliche.

L’avviso pubblico per la selezione di progetti di innovazione sociale in “aree bersaglio” indica, all’art. 3, che i soggetti ammissibili sono enti del terzo settore e gruppi informali di cittadini. Nella sezione riservata agli ETS, al punto 5 dello stesso articolo, si specifica in effetti che «ciascun ente è ammesso a partecipare ad un solo progetto in qualità di capofila o di partner», ma riferendosi sempre agli ETS. Dunque, la partecipazione di atenei e istituti di istruzione pubblici è esclusa.

In quanto soggetti non ammissibili, atenei e istituti di istruzione pubblici non possono dunque neppure fare parte di partenariati di progetto.

Gli stessi soggetti possono, tuttavia, se sollecitati in tal senso dagli organismi che intendono partecipare al bando, contribuire al miglioramento della qualità delle proposte mettendo a disposizione conoscenza, reti di relazione, specifiche expertise, eventualmente anche formalizzando tale contributo con una lettera di sostegno. In tal modo, enti quali atenei e istituti di istruzione pubblici potranno apportare proprie risorse al miglioramento della qualità di una politica pubblica innovativa come IQ_I quartieri dell’innovazione.

I soggetti che abbiano proposto una idea progettuale nell’ambito dell’Avviso Pubblico "Chiamata di Idee – Idee da sviluppare nell’ambito del PON Città Metropolitana di Napoli Progetto NA3.3.1.a e NA3.3.1.b – Spazi di Innovazione Sociale (SIS)" debbano necessariamente proporre la stessa idea o meno per poter ottenere i 5 punti previsti.

Secondo quanto indicato nella griglia dei punteggi di cui all’art. 9 dell’Avviso dedicato agli ETS e dell’art. 9 dell’Avviso dedicato ai gruppi informali, per ottenere i 5 punti di premialità occorre “2b) Aver proposto una idea progettuale nell’ambito dell’Avviso Pubblico “Chiamata di Idee – Idee da sviluppare nell’ambito del PON Città Metropolitana di Napoli Progetto NA3.3.1.a e NA3.3.1.b – Spazi di Innovazione Sociale (SIS)”. Naturalmente l’idea progettuale espressa in sede di Chiamata di Idee non deve essere completamente scollegata dalla progettualità espressa nell’ambito del progetto iQ.

Per creare il progetto è necessario in seguito avere un locale a disposizione dell'associazione sul territorio della Municipalità selezionata? O i progetti potranno essere sviluppati e creati nei locali indicati nell'avviso?

All’art. 5 comma 2 dell’Avviso si specifica che per le attività di accompagnamento allo sviluppo si potranno utilizzare le quattro strutture messe a disposizione dal Comune e dalle imprese a cui il Comune ha affidato la realizzazione del progetto.

Invece, nella fase di accesso al contributo a fondo perduto e al servizio di affiancamento personalizzato (durata da 9 a 18 mesi) i beneficiari svolgeranno le attività finalizzate alla realizzazione del rispettivo progetto preferibilmente utilizzando propri locali siti in una delle aree bersaglio, al fine di valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale e favorire processi di rigenerazione urbana.

Compatibilmente con la tipologia di attività e gli spazi messi a disposizione dal Comune e dall’RTI, i partecipanti potranno chiedere di utilizzare gli spazi comunali di cui sopra, comunque non oltre il termine di durata del progetto di cui sopra.

Le sedi messe a disposizione dell’aggiudicatario verranno messe a disposizione per l’accompagnamento durante la progettazione a seguito del preselezionamento, oppure sono luoghi destinati alla realizzazione del progetto e dunque legate strettamente alla seconda fase concorsuale? 

All’art. 5 comma 2 dell’Avviso si specifica che per le attività di accompagnamento allo sviluppo si potranno utilizzare le quattro strutture messe a disposizione dal Comune e dalle imprese a cui il Comune ha affidato la realizzazione del progetto. 

Invece, nella fase di accesso al contributo a fondo perduto e al servizio di affiancamento personalizzato (durata da 9 a 18 mesi) i beneficiari svolgeranno le attività finalizzate alla realizzazione del rispettivo progetto preferibilmente utilizzando propri locali siti in una delle aree bersaglio, al fine di valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale e favorire processi di rigenerazione urbana. Tuttavia, compatibilmente con la tipologia di attività e gli spazi messi a disposizione dal Comune e dall’RTI, i partecipanti potranno chiedere di utilizzare gli spazi comunali di cui sopra, comunque non oltre il termine di durata del progetto di cui sopra.

è possibile effettuare dei piccoli lavori di ristrutturazione di un locale già adibito a falegnameria che verrebbe utilizzato anche per costituire una falegnameria sociale con particolare attenzione ai soggetti a rischio di esclusione sociale presenti sul territorio?

L’avviso dedicato agli enti del terzo settore, così come l’avviso dedicato ai gruppi informali di cittadini, elenca all’art. 18 comma 6 le spese non ammissibili. Tra queste, la lett. b) individua “le spese per opere infrastrutturali e/o lavori assimilati”. Pertanto le spese relative a lavori di ristrutturazione, essendo ascrivibili alla categoria di cui alla citata lett. b), non sono ammissibili.

Persone che vogliono candidarsi come gruppo informale ma non sono residenti nel Comune di Napoli, possono partecipare al bando

Non occorre essere residenti a Napoli per partecipare agli Avvisi del progetto iQ.

Per quanto riguarda l’allegato 5b, basterà barrare la casella in cui si autocertifica di non essere  iscritto nell’Anagrafe Tributaria del Comune di Napoli per i seguenti tributi: “______”.

Nella costituenda ATS è possibile inserire un ente che ha usufruito del regime de minimis e che quindi non può ricevere ulteriori finanziamenti in de minimis, allocando una quota pari a 0 all'interno del piano finanziario? 

No, non è possibile. In fase di costituzione dell’ATI risulterebbe improprio indicare una quota di partecipazione pari allo 0%. Il soggetto giuridico che, in difetto dei requisiti de minimis, voglia comunque partecipare al progetto, può predisporre una lettera di supporto in forma libera, da allegare in fase di candidatura.

É possibile identificare due o più ambiti di intervento in una sola proposta?

Sì, è possibile.

È possibile presentare un'unica domanda che insista su più Municipalità? 

È possibile presentare un’unica domanda che insista su più Municipalità.

E’ importante comunque specificare nella domanda quale sia la Municipalità di riferimento tra le quattro (Municipalità 2,3,6 o 8), e che le attività del progetto siano localizzate, completamente o per la maggior parte, in uno dei territori di quella Municipalità. La Municipalità principale di riferimento, inoltre, dovrà risultare non solo dalla dichiarazione del richiedente ma, più in generale, dal tenore del progetto presentato.

È possibile partecipare al bando se un ETS non può autocertificare la posizione di regolarità sul pagamento dei tributi comunali?

No, non è possibile.

Tra i soggetti ammissibili, in qualità di partner di una ATS da costituire, possono rientrare anche le Associazioni Culturali e le Associazioni Sportive Dilettantistiche?

Come specificato all’art.3 comma 2 lett. g) dell’Avviso dedicato agli ETS, tra i soggetti ammissibili sono incluse “le associazioni, riconosciute o non riconosciute” tra cui rientrano le due citate.

Quali costi possono essere ammessi a coprire la quota di cofinanziamento dell'ETS o del gruppo informale? Salari dipendenti, immobili di proprietà messi a disposizione del progetto, quota ammortamento beni mobili di proprietà (computer) etc?

Sia per gli ETS che per i gruppi informali possono essere ammesse come cofinanziamento le spese di personale e le altre spese ammesse indicate all’art.18 comma 3 dell’Avviso. Queste saranno calcolate, in fase di rendicontazione periodica, in percentuale sul totale delle spese rendicontate per ciascuna tranche, e dovranno essere debitamente documentate e quietanzate. Non possono essere ammesse, naturalmente, le spese non ammissibili esplicitate all’art. 18 commi 6 e 7.

Tra gli esempi non risultano comunque ammissibili le quote di ammortamento di beni strumentali acquistati prima dell’inizio delle attività progettuali (previste con l’inizio della Fase 2 di accompagnamento personalizzato). Sono invece eleggibili solo le spese che siano pertinenti e imputabili al Progetto approvato (art. 18 comma 2 lett. a) ed effettuate nel periodo compreso fra la data di avvio del progetto e la data di conclusione dello stesso.

Il referente di un gruppo informale ha presentato una proposta progettuale nell’ambito della chiamata di idee. Il socio è anche socio di un ETS, che intende presentare una propria candidatura. L'ETS in questione ha diritto ai 5 punti di premialità previsti dalla griglia di valutazione per chi abbia partecipato alla chiamata di idee?

No, se il componente dell’’ETS ha partecipato alla chiamata di idee come componente di un gruppo informale l’ETS non può ottenere i 5 punti previsti dalla griglia di valutazione.

Si pone ad ogni buon conto l’attenzione su quanto previsto dall’art. 4 comma 4 lett. c) dell’Avviso riservato ai gruppi informali di cittadini: “nessun componente, alla data di pubblicazione del presente Avviso, può avere in corso rapporto di lavoro o di parentela entro il terzo grado con un rappresentante di un ente del Terzo settore che candidi una proposta nell’altra Linea dell’Avviso (Allegato A)”.

Un ETS costituito proprio per partecipare al bando - che ovviamente non ha esperienza pregressa - può inserire i CV dei soci rilevanti ai fini della valutazione del criterio 2a) Capacità tecnico-organizzativa: adeguatezza e completezza delle professionalità impiegate e relative competenze?

Premesso che l’ETS deve essersi costituito prima della pubblicazione degli Avvisi iQ (3 giugno 2020), ai fini della valutazione del soggetto proponente e delle professionalità impiegate concorrono sia la “Descrizione sintetica del soggetto proponente (e dell’eventuale partenariato) e dell’attività prevalente dell’ente – rif. art. 9 dell’Avviso, criterio 2a)” di cui al punto 2.1 dell’All. 3a ETS, sia la “Descrizione delle professionalità che saranno impiegate nell’attività – rif. art. 9 dell’Avviso, criterio 2a)” di cui al punto 2.2 dell’All.3a ETS. Quindi sicuramente “l’esperienza” dei soci dell’ETS (allegare i CV completi di ciascuno di essi direi di no!) concorre ai fini della valutazione del criterio 2a) Capacità tecnico-organizzativa.

È possibile partecipare al bando con un partenariato in cui è presente un Associazione di Promozione Sociale costituita da poco (giugno 2020), che dispone già di codice fiscale e di registrazione presso l'Agenzia delle Entrate, ma non iscritta all'albo regionale delle APS (in quanto non si è ancora maturato il tempo necessario per l'iscrizione)?

Come specificato all’art. 3 comma 2 dell’Avviso riservato agli ETS, possono candidarsi solo enti del Terzo settore già costituiti alla data di pubblicazione dell’Avviso stesso, e cioè il 3 giugno 2020. 

Si può proporre di cofinanziare il progetto con un apporto di risorse umane?

Si, è possibile. in tal caso, per apporto di risorse umane si fa riferimento a risorse contrattualizzate con regolare contratto di lavoro e che non rientrano tra i soci dell’ETS

È possibile coinvolgere nel partenariato uno o più enti pubblici (Istituti Penitenziari, scuole etc.)?

Si, è possibile farlo utilizzando eventuali lettere di supporto in forma libera. Si precisa però che tali soggetti non possono far parte formalmente dell’eventuale nuovo soggetto costituendo in forma di ATI. 

Un’associazione di una costituenda ATS che vorrebbe partecipare al progetto doveva pagare al Comune il dovuto per alcuni tributi comunali, ai sensi del Programma 100. L’associazione ha fatto un accordo di rateizzazione e attualmente sta regolarmente pagando le rate. L’accordo di rateizzazione è sufficiente od occorre che il pagamento sia stato completato?

Se l’associazione ha fatto un accordo di rateizzazione con il competente ufficio comunale e sta pagando regolarmente le rate non ci sono motivi ostativi alla presentazione della candidatura. All’interno dell’allegato 8a ETS occorrerà compilare l’apposita casella “Spazio per eventuali annotazioni del sottoscrittore, utili ai fini del prescritto controllo tributario allegare il documento che sancisce tale accordo”, indicando tutti gli estremi dell’accordo, onde consentire al Servizio Mercato del Lavoro e Ricerca di effettuare i dovuti riscontri.

Serve un luogo fisico preciso (ufficio o stanza) per svolgere le attività all'interno del quartiere o è possibile svolgere le attività all'aperto o in modo itinerante?

È possibile svolgere le attività all’aperto o in modo itinerante purché queste abbiano ricadute in una o più delle aree bersaglio indicate negli avvisi (Municipalità 2, 3, 6 e 8). Tuttavia è opportuno specificare in fase di candidatura quale sia la Municipalità su cui il progetto insisterà in maniera prevalente.

In ogni caso, come previsto all’art. 5 comma 2 dell’avviso rivolto agli ETS, durante la fase di accompagnamento allo sviluppo delle idee progettuali (Fase 1) le attività saranno svolte prevalentemente presso le sedi di cui all’art. 2 comma 7. Successivamente, in caso di selezione e accesso alla Fase 2 di accompagnamento alla realizzazione delle attività progettuali e di erogazione del contributo, i beneficiari svolgeranno le attività finalizzate alla realizzazione del rispettivo progetto preferibilmente utilizzando propri locali siti in una delle aree bersaglio, al fine di valorizzarne il patrimonio materiale e immateriale e favorire processi di rigenerazione urbana. Tuttavia, compatibilmente con la tipologia di attività (che il progetto prevede) e gli spazi messi a disposizione dal Comune e dall’RTI (sedi di cui all’art. 2 comma 7), i partecipanti potranno chiedere di utilizzare tali spazi, comunque non oltre il termine di durata del progetto (che può variare da un minimo di 9 ad un massimo di 18 mesi).

Inoltre, per gli enti del terzo settore candidati non è necessario avere una sede nel comune di Napoli. Per i gruppi informali che avranno accesso alla fase 2 e che dovranno costituirsi in ente del settore sarà invece necessario avere sede legale nel comune di Napoli.

Nell'ambito dell'ATS, se il capofila è un ente del terzo settore, possono partecipare come partner anche start up innovative che non rientrano nelle categorie ammissibili?

No, come si specifica all’art.3 comma 4 in caso si scelga l’ATI/ATS o altre forme contrattuali in uso nello Stato italiano come forma di partecipazione agli avvisi, tutti i soggetti aggregati devono rispettare le caratteristiche di ente del Terzo settore.

Esiste un numero minimo per il gruppo informale? O può essere presentata domanda anche da un singolo?

l numero minimo di partecipanti per un gruppo informale è di due persone. La domanda non può quindi essere presentata da un soggetto singolo.

La modalità di erogazione in SAA (stato avanzamento attività) e saldo finale è l'unica procedura di erogazione prevista, o in alternativa il proponente può richiedere un anticipo per l'avvio dei lavori (anche tramite fideiussione bancaria)?

La modalità di erogazione unica prevista è a SAA e saldo finale, non essendo prevista dagli Avvisi iQ la possibilità di ottenere anticipazioni.

Considerata la possibile complessificazione delle operazioni di firma, in caso di previste ATI fra enti di terzo settore, è possibile raccogliere l'intero dossier (tutta la modulistica, gli allegati e la proposta progettuale), firmati in originale dai responsabili di ogni ente dell'ATI e poi firmare in modalità digitale da parte del capofila, solo l'unico plico finale da spedire?

Si, è possibile.

Si ricorda comunque che i documenti devono essere in formato pdf o .pdf.p7m (se firmati digitalmente CAdES), di dimensioni NON superiori a 20 MB e provenienti esclusivamente da un indirizzo PEC intestato alla compagine richiedente.

Nell'ambito dell'ATS, se il capofila è un ente del terzo settore, possono partecipare come partner anche start up innovative che non rientrano nelle categorie ammissibili?

No, come si specifica all’art.3 comma 4 in caso si scelga l’ATI/ATS o altre forme contrattuali in uso nello Stato italiano come forma di partecipazione agli avvisi, tutti i soggetti aggregati devono rispettare le caratteristiche di ente del Terzo settore.

La possibilità di optare per una delle due modalità di calcolo (spese diverse da quelle del personale "A) pari al 40% di "A" oppure spese per "A" pari al 20% del totale, è una alternativa obbligatoria?Nel caso si scelga l'opzione secondo cui il costo complessivo previsto per le spese diverse dalla macrovoce "A" sia pari al 40% di "A", vanno comunque indicate nel budget preventivo le voci di costo previste per le componenti delle voci "B" "C" e "D" ?

Si premette innanzitutto che le opzioni di rendicontazione sono tre:

– Rendicontazione delle spese interamente a costi reali, quindi si rendiconta esattamente tutto ciò che si è speso;

– Opzione 1: “Forfait 40% per costi ammissibili diversi da quelli del personale”: tutti i costi diversi dai costi diretti di personale (b+c+d) sono calcolati in base a un tasso forfettario in misura pari al 40% dei costi diretti di personale (a);

– Opzione 2: “Forfait 20% per costi del personale”: i costi diretti per il personale (a) sono calcolati in base a un tasso forfettario in misura pari al 20% degli altri costi diretti (b+c+d);

 

La scelta di una delle opzioni non è obbligatoria per l’accesso alla fase di accompagnamento allo sviluppo dell’idea progettuale (Fase 1).

Lo sarà, invece, in caso di accesso alla Fase 1 e a conclusione della stessa, in sede di candidatura al secondo avviso rivolto esclusivamente ai partecipanti alla Fase 1 per avere accesso alla Fase 2 e, conseguentemente, al contributo economico. Si faccia riferimento all’art. 18 comma 5.

 

Nell’allegato Modello di budget vanno comunque dettagliate tutte le voci di spesa necessarie alla realizzazione dell’idea progettuale e alle attività connesse presumibilmente ricadenti nelle macrovoci a), b), c) e d).

E’ possibile presentare un bilancio più analitico delle spese di personale qualora lo si ritenga opportuno.

Si sottolinea che in questa fase di candidatura ciò che risulta dirimente è la coerenza tra le attività dichiarate e descritte nella Scheda idea progettuale e i costi indicati nel Modello di budget per attuare tali attività.

Due enti del terzo settore diversi, ma che hanno lo stesso Legale rappresentante, possono candidarsi con proposte progettuali autonome, uno in una Municipalità e l'altro in un'altra Municipalità?

Sì, è possibile.

Si possono prevedere dei ricavi fin dall'avvio delle attività progettuali? In tal caso devo prevedere nel budget dei "ricavi" che risulterebbero in "- x €", quindi se budget totale è ad esempio 60 ed io guadagno dalla vendita 20, potrò richiedere al comune non 60 ma (60-20=) 40?

Nel budget richiesto vanno specificati solo i costi legati direttamente al progetto.

I costi legati alle attività progettuali sono ammissibili solo se effettuate nel periodo compreso fra la data di avvio del progetto e la data di conclusione dello stesso. Fanno eccezione le spese per la costituzione e registrazione del soggetto giuridico.

I ricavi possono essere previsti ma non vanno specificati né inclusi nel budget.

Visto che la Commissione europea ha adottato un Quadro Temporaneo per consentire agli Stati membri di avvalersi pienamente della flessibilità prevista dalle norme sugli aiuti di Stato al fine di sostenere l'economia nel contesto dell'epidemia di Covid-19 che si traduce in un innalzamento del massimale degli aiuti in regime dei minimis, si chiede se tale innalzamento valga anche ai fini della gara in oggetto.

L’innalzamento del massimale non vale ai fini della gara in oggetto.

Le motivazioni sono le seguenti:

  1. il quadro è temporaneo. La modifica sarà in vigore fino alla fine del dicembre 2020
  2. la concessione del contributo sarà orientativamente dopo marzo 2020
  3. inoltre, l’aumento di massimale è concesso solo per i progetti di investimento direttamente finalizzati ad adottare misure di contrasto al Covid o a consentire la riapertura delle attività

La persona referente del gruppo informale e del progetto dovrà necessariamente combaciare con la figura del presidente dell'associazione che si andrà costituire nel caso in si prosegua nel percorso?

No, il presidente della costituenda associazione e il referente non necessariamente devono combaciare.

Tuttavia, come si specifica all’art. 11 comma 5 lett. c, il nuovo soggetto giuridico dovrà essere composto dalle persone che hanno sottoscritto la domanda di assegnazione del contributo, le quali devono risultare nell’Atto costitutivo e nel Libro soci, da attivare anche se non previsto dalla legge 

Con l’opzione 1 "forfait 40 %, significa che i costi di (B+C+D) devono essere il 40% del costo totale del personale (A)?

Sì, scegliendo l’opzione Forfait al 40% significa che in fase di definizione del budget e in seguito di rendicontazione, le spese relative alle voci (b+c+d) dovranno essere pari al 40% di quelle del personale ipotizzate alla voce A.

Il cofinanziamento va inteso all'interno del massimo o all'esterno?Ad esempio se si volesse chiedere € 50.000 a fondo perduto, il budget dovrebbe essere di euro € 50.000 comprensivo del 5% o di € 52.500?

Il cofinanziamento va inteso all’esterno.

Nell’esempio indicato il budget sarà quindi pari a € 52.500.

La sede operativa non coincide con la sede legale, ma non abbiamo una sede privata fissa.Bisogna segnalare le strutture all’interno delle quali si è ospitati? E poiché la nostra sede legale è fuori Napoli, bisogna compilare l'allegato 8a?

No, non c’è bisogno di segnalare le sedi ufficiose all’interno delle quali vengono ospitate le vostre attività; l’allegato 8a deve comunque essere compilato anche nel caso in cui la sede non si trovi nel Comune di Napoli. In tal caso occorrerà barrare le caselle “di non essere adempiente agli obblighi tributari e precisamente:” e successivamente “di non essere iscritto nell’Anagrafe Tributaria del Comune di Napoli per i seguenti tributi:________”

I curricula devono essere obbligatoriamente caricati in formato Europass?

Sì, come previsto dagli Avvisi

Cosa bisogna fare nel caso in cui gli allegati superino i 20 MB di peso?

Si consiglia di fare un accurato lavoro di ridimensionamento dei file in formato pdf e farne un file unico; o altrimenti cercare di alleggerirli ulteriormente. In nessun caso saranno accettate candidature i cui file abbiano una dimensione superiore ai 20 MB

Qual è la durata del progetto cui il budget si riferisce? È corretto considerare una durata di 18mesi?

Sì, è corretto considerare 18 mesi. A norma dell’art. 17 comma 1 dell’Avviso, “La fase di implementazione dei progetti finanziati avrà una durata da nove a diciotto mesi, a far data dalla sottoscrizione dell’Atto di Adesione e Obbligo”

Dove andrebbero inserite le seguenti voci di spesa?1) realizzazione sito2) affitto3) consulenza esterna4) amministrazione5) contabilità

Per la classificazione dei costi elencati, vale quanto segue:
1) la realizzazione del sito web è un costo di marketing, quindi rientra tra i servizi;

2) l’affitto può essere inserito negli “altri costi indiretti”;

3) la consulenza esterna, se tramite contratto di lavoro (a titolo esemplificativo e non esaustivo: consulenza, contratto dipendente, co.co.co., etc.), rientrerebbe nei costi del personale;

4-5) se si tratta di una persona che svolge le attività di amministrazione e contabilità, anche in questo caso rientra tra i costi del personale

Il budget di previsione scelto prevede una rendicontazione interamente a costi reali per lapresenza di formazione, organizzazione di campagne di sensibilizzazione, workshop, tavolerotonde e seminari di approfondimento. Va bene mettere distinti i costi di vitto alloggio edeventuali rimborsi spese per tutor docenti ed esperti?

Sì, quei costi vanno preventivati: possono essere costi relativi alla “realizzazione attività” (e quindi facenti riferimento all’acquisto di servizi)

In relazione all’articolo 18, punto 7 dell’avviso per i gruppi informali, una volta esclusi i beneficiari elencati all’interno di tale articolo (18.7) dalle spese del personale rendicontabili, non è chiaro che tipo di costi del personale si possano inserire all’interno della voce A costi del personale, della scheda budget. O meglio, cosa si intende per beneficiari in questo caso e chi non è daconsiderarsi tale?

Per beneficiari si intendono le persone che compongono l’ETS (es. soci dell’associazione) ma non si intendono dipendenti inquadrati tramite diverse forme di contrattualizzazione (dipendenti, collaboratori regolari, prestazioni occasionali, co.co.co. etc.) all’interno dell’ETS. Si intendono appunto quei professionisti che potranno essere contrattualizzati ma che non rientrano nel gruppo informale che andrà a costituire l’ETS.

Gli allegati 2-3-4-5-6-7 devono essere firmati da tutti i componenti del gruppo informale oppure solo dal referente?

La risposta è contenuta all’art. 7 comma 5 dell’Avviso riservato ai gruppi informali di cittadini, lettere da a) ad e). Lì è chiaramente indicato, per ciascun allegato, chi deve procedere alla sottoscrizione. L’allegato 7B, Documento informativo per i beneficiari, non va presentato e pertanto neanche sottoscritto, ma va salvato e conservato a cura della compagine proponente.

Sull'allegato 9A è sufficiente la firma dell’associazione o è necessario fare sottoscrivere il documento anche al Dirigente del Comune di Napoli?

Il patto di integrità (allegato 9a) va sottoscritto dal legale rappresentante dell’associazione; in caso di ATI/ATS ogni partner dovrà allegare il proprio patto. La firma del dirigente del Servizio Mercato del Lavoro e Ricerca è sostituita, come riportato nel modello, dall’indicazione a stampa del nome del soggetto responsabile (D.Lgs. n. 39/1993, art. 3 comma 2)

Ci sono delle tabelle di riferimento per calcolare il compenso dello staff paga oraria o giornaliera minimo/massimo e se differenziata a seconda delle professionalità?

Su internet è possibile avere delle informazioni in merito tramite delle specifiche ricerche, ad esempio esistono delle tabelle relative al costo orario del lavoro o altri schemi attraverso i quali è possibile rapportare il costo orario a persona con il costo annuo azienda. In ogni caso, la tipologia di retribuzione e/o costo aziendale dipende anche dal tipo di contrattualizzazione

Per i vari costi ci sono parametri di riferimento? Ad esempio: per l'acquisto di strumenti non si può superare una certa percentuale del totale del contributo richiesto? In questa fase bisogna presentare preventivi precisi?

No, gli unici parametri di riferimento sono quelli che trova direttamente all’interno della tabella del budget (25.000 per singolo bene e 15.000 per singolo servizio)

No, non bisogna presentare dei preventivi precisi ma si consiglia comunque di effettuare ricerche puntuali relative ai potenziali costi in modo tale da rendere il modello di budget più veritiero possibile

Sono ammissibili i costi di affitto di un ufficio e per attrezzature (come ad esempio informatiche, tecniche e scientifiche) non infrastrutturali? Sono ammissibili i costi di sviluppo di un portale web?

Sì, sono ammissibili sia i costi di affitto di un ufficio e per attrezzature non infrastrutturali. Sono inoltre ammissibili sia i costi riferiti a sviluppo web e/o relativi a marketing on-line, nei limiti dei massimali di spesa indicati all’art. 18 comma 3

Nel caso in cui avessimo difficoltà a reperire una sede per le fasi successive (fase 2 + fase di avvio a regime delle attività dopo il termine del progetto), chi partecipa agli Avvisi può contare su una procedura accelerata o semplificata per acquisire la disponibilità di un immobile comunale?

No, nell’ambito del progetto iQ il Comune di Napoli si limita a mettere a disposizione, per la fase di accompagnamento allo sviluppo e, se necessario, anche nella fase di realizzazione del progetto, le sedi di via B. Martirano nella Municipalità 6 e di via Don Puglisi nella Municipalità 8.
Se una compagine intenderà acquisire una diversa sede di proprietà comunale, dovrà seguire le procedure previste dalla vigente normativa legislativa e regolamentare

Se un progetto ha un costo totale di 80.000 euro, il costo del personale deve essere pari al 40% dell'importo totale quindi sarà pari a 32.000 euro; l'altro 40%, invece, sarà dedicato ai punti B+C+D e quindi saranno altri 32.000 euro. I restanti 16.000 euro come sono suddivisi?

In merito alle due opzioni di semplificazione dei costi, di cui all’art. 18 comma 4 dell’Avviso, l’esempio fatto non corrisponde a nessuna delle due opzioni.
Per l’opzione 1, basata su maggiori costi diretti di personale, bisogna preliminarmente sapere a quanto ammontano tali costi. Su quest’ultimo importo si calcolerà il 40%, che dovrà coprire tutti i costi diversi (b+c+d). La somma dei due importi costituirà il valore dell’investimento complessivo ammissibile.
Se si opta per l’opzione 2, basata invece su una maggiore incidenza degli altri costi diretti (b+c+d), andranno calcolati tali costi, e sull’importo ottenuto si calcolerà il 20%, che dovrà coprire i costi diretti di personale. La somma dei due importi costituirà anche in questo caso il valore dell’investimento complessivo ammissibile.

Per una cooperativa che ha partecipato alla Chiamata delle Idee, bisogna ripresentare tutti i moduli per i costi e statuto oppure possiamo inviare solo l’allegato 3?

L’idea progettuale va comunque riproposta all’interno dell’allegato 3A. La premialità di 5 punti si ottiene a condizione che il progetto sia lo stesso che avete presentato nella chiamata di idee, o che comunque non se ne discosti in maniera significativa.
Tutta la documentazione richiesta va integralmente ripresentata, insieme agli allegati previsti dall’Avviso.

Visto l'Allegato 5a per ETS va dichiarato che "La suddetta organizzazione può pertanto beneficiare, quale aiuto de minimis, del contributo pubblico di euro _______ per l’iniziativa sopra evidenziata, senza la necessità che intervenga la preventiva autorizzazione al medesimo contributo da parte della Commissione Europea”.E' giusto compilare questa voce facendo indicare al capofila la totalità dell'importo richiesto per il progetto presentato e al partner della costituenda ATS soltanto la quota parte di budget a esso riservato? O sia capofila che partner devono inserire l'intero importo richiesto dal progetto?

All’interno di tale dichiarazione va inserito l’importo massimo del quale ciascun ETS potrà beneficiare in regime de minimis.
Se il singolo ente del Terzo settore partecipa in ATS con altre compagini, per calcolare (pur se a livello presuntivo) se il limite dei 200.000 euro ricevuti negli ultimi tre esercizi sarà superato o meno, si potrà fare riferimento non all’importo complessivo del finanziamento chiesto al Comune di Napoli, ma alla quota di finanziamento ad esso spettante nell’ambito dell’ATS.
Ad esempio, se nei tre esercizi precedenti il singolo ente del Terzo settore ha percepito 150.000 euro, e a valere sul progetto iQ l’ATS nel suo complesso intende chiedere un finanziamento di 100.000 euro, la candidatura di quell’ente è ammissibile a condizione che la quota di finanziamento ad esso spettante nell’ambito dell’ATS non sia superiore a 50.000 euro

Qualora un gruppo informale avesse partecipato alla Chiamata di Idee come gruppo informale, potrebbe ricevere i 5 punti di premialità presentandosi all’avviso iQ sotto forma di ETS costituitosi prima della data del 3 giugno 2020?

No, la premialità viene attribuita solo nel momento in cui il soggetto giuridico rimane lo stesso: di conseguenza, chi ha partecipato come Gruppo Informale alla Chiamata di idee non riceve i 5 punti di premialità se a iQ partecipa come ETS.
La premialità viene attribuita se il soggetto giuridico rimane lo stesso e se il soggetto in questione presenta la stessa idea della Chiamata di Idee, o che comunque non se ne discosti in maniera significativa