«Mi auguro che Napoli diventi la città dell'inclusione, una città dove la diversità non è più un problema, ma una ricchezza. Sono certo che noi napoletani ci riusciremo anche grazie ai Quartieri dell'Innovazione».
Luca Trapanese, Sanzaro del progetto I Quartieri dell’Innovazione, è l’autore del libro “Nata per te” e padre di Alba, una bimba con sindrome di Down che ha adottato nel 2017.
Luca si occupa da più di venticinque anni di disabilità. Nel 2007 ha fondato la Onlus “A Ruota Libera”, volta in primo luogo alla creazione di progetti d’inserimento lavorativo e di vita autonoma per persone disabili. L’obiettivo ultimo è far sì che queste persone possano socializzare tra loro, coltivando i propri talenti e rendendole in grado di creare e a loro volta integrarsi all’interno di una comunità in maniera autonoma.
Attraverso un approccio sinergico basato su socializzazione con gli altri e autorealizzazione di sé, le persone disabili vengono, quindi, facilitate nell’inserirsi anche nella sfera lavorativa che a sua volta reitera processi di convivialità, autonomia e socializzazione con l’altro. Le organizzazioni di Luca mirano a riconoscere il diritto all’affettività, il diritto alla persona disabile per valorizzare la dimensione umana, come cura dell’altro e di ciò che è: tema molto importante soprattutto nei tempi in cui l’umanità sta vivendo tempi bui e le persone sono al centro di ogni discussione.
Pertanto, A Ruota Libera Onlus è un luogo fatto innanzitutto di persone, volontari e personale qualificato, che condividono valori basati su principi di uguaglianza e di vita indipendente.
Nel Rione Sanità, all’interno del convento dei Vincenziani nel borgo dei Vergini alla Sanità, Luca e i suoi colleghi, nel 2018, hanno fondato la cooperativa “La Quercia”, che prende forma attraverso una comunità di e per adolescenti che provengono da situazioni disagiate e realtà sociali fragili. Ragazzi che, a causa di situazioni familiari ed esperienze pregresse, non sono ancora del tutto autonomi e fiduciosi del loro potenziale e che necessitano di una guida che li supporti nell’inserimento dal punto di vista affettivo e lavorativo.
Luca Trapanese con il lavoro delle sue cooperative e grazie al supporto di tanti concittadini ed il sostegno economico di Fondazioni e privati, contribuisce a nutrire una cultura del cambiamento, stimolando i giovani a diventarne promotori, giovani più aperti alla diversità e maggiormente accoglienti con le persone più fragili, non solo i disabili, ma anche le mamme e le donne in difficoltà, di cui le sue associazioni si occupano.
Durante l’intervista da remoto, Luca ci ha raccontato, oltre alla sua esperienza, di una realtà amica che ha visto nascere e crescere: “#Opportunity”. Un’idea nata da Davide D’Errico, un giovane imprenditore sociale, nipote di Lucio D’Errico, un imprenditore che negli anni Novanta si rifiutò di pagare il pizzo e per questo fu ucciso dalla camorra.
Davide, dopo l’assegnazione di alcuni beni confiscati alla criminalità organizzata – due bassi di vicolo Montesilvano – ha deciso di creare un centro di aggregazione e socializzazione, la prima agenzia di servizi nel Rione: assistenza medica, legale, psicologica ma anche una biblioteca gratuita, un co-working per giovani professionisti, un laboratorio di teatro e la Casa delle associazioni di quartiere.
Il vicolo in cui si trova #Opportunity è stato ribattezzato “il Vicolo della Cultura”, e grazie al centro di aggregazione soprammenzionato e all’azione di gruppi informali, cittadini, iniziative dal basso da ormai qualche tempo ha smesso di essere un luogo di spaccio di droga per diventare uno spazio culturale con una biblioteca a cielo aperto proprio tra quei vicoli dove nel 1700 (grazie ai Borboni) nacquero le edicole sacre.
Dunque, oggi, in via Montesilvano, alle antiche edicole votive si affiancano le moderne edicole “culturali”, grazie alla Onlus #Opportunity e al contributo di Toraldo, l’azienda italiana produttrice di caffè.
Grazie a Luca Trapanese abbiamo avuto modo di conoscere queste bellissime realtà, costituite da giovani che credono nelle opportunità e che sognano di offrire un futuro migliore per i più giovani! Luca ci ha accompagnato (virtualmente) ne “il Vicolo della Cultura” che non vediamo l’ora ammirare con i nostri occhi e grazie al nostro sanzaro dell’innovazione ci è ancora più chiaro come l’integrazione di persone disabili, attraverso principi di vita indipendente, possano avere un impatto diretto anche nell’ambito della rigenerazione urbana e della produzione culturale a favore della comunità.
Queste testimonianze ci spingono a promuovere la costruzione di un altro welfare, in cui i giovanissimi e i disabili siano protagonisti di processi di innovazione sociale partecipata, proprio come quelli promossi da Luca e dai suoi collaboratori e amici.
«Sono le barriere, quelle mentali, che creano la disabilità» ci dice.
E lui da innovatore sociale non conosce alcuna barriera.
Riprese e montaggio a cura di Lunia Film I Luca Ciriello