Gino, in arte “Rota”, ballerino di Break dance e la "Napoli Est

Luigi Russo nasce a Napoli nel 1984. All’età di 15 anni, quando ancora era uno scugnizzo della “Napoli Est”, si avvicina alla cultura hip hop, dapprima come writer/graffiti artist e successivamente con la Break dance. 

Conosciuto oggi come “ROTA” è uno dei membri fondatori della storica crew partenopea “TCK Movement”, collettivo che ha contribuito alla diffusione della street culture nella Zona Est di Napoli e non solo.    

Punto di riferimento per la cultura hip hop e Break dance per i giovanissimi napoletani, Luigi (per noi Gino), da diversi anni si dedica all’insegnamento, come operatore sociale, nelle scuole e tra le associazioni di Barra e San Giovanni a Teduccio, nella Napoli Est, sua terra d’origine.

Quando parla dei suoi allievi, traspare  la voglia di tramandare  la passione per la Break dance e la street art, con l’obiettivo di condividerne i valori e di “togliere i ragazzi dalle strade”. 

Gino ormai  è un uomo, ma ha l’energia di un ragazzino. Lavora, dipinge e danza tra i Quartieri di Barra e San Giovanni a Teduccio, quartieri ai margini, dove anche il suo amico Jorit, un grandissimo e noto artista italiano, specializzato in street art (a San Giovanni a Teduccio abbiamo l’ultimo tributo di Jorit a Maradona realizzato in via Taverna del Ferro nel 2017) prova a cambiare il volto alle periferie di Napoli, mettendo al centro l’umanità e determinando l’unità tra le persone, consentendo di andare oltre la gerarchia dell’arte e del mondo.

Perché ve lo raccontiamo? 

Perché la street art nella Napoli Est, i progetti di Jorit e quelli di Rota sono vere e proprie operazioni creative di rigenerazione urbana, si realizzano attraverso percorsi partecipati di innovazione sociale ed educativa, costruiti su laboratori pratici che coinvolgono in modo attivo gli studenti dei quartieri, spingendoli a reinterpretare le diverse forme d’arte d’avanguardia.

 

Gino è cresciuto con la figura del “sanzaro”, forse per questo oggi gli piace essere un mediatore, un connettore e punto di riferimento per i ragazzi di Napoli Est e altri quartieri napoletani. 

Innovazione sociale per Gino significa creare connessione, dare voce e spazio alle idee dei giovani del territorio. Perchè le persone vogliono cose belle – ci dirà nell’intervista.

Gino ci porterà a visitare il Macadam, cantiere delle arti viaggianti: uno spazio artistico a disposizione di tutti, uno spazio rigenerato che ospita, promuove e produce rassegne ed eventi di teatro, musica, performing art e arti visive.

E grazie a lui abbiamo intervistato la direttrice del Macadam, Ilaria Cecere, che ci ha parlato della sua antica affezione ed esigenza di trovare una casa artistica a contatto con i quartieri più popolari di Napoli. Per Ilaria generare valore e impatto nel quartiere vuol dire lavorare per dare la possibilità di uscire da un deserto di orizzonti, significa donare e barattare esperienze con gli artigiani della zona e offrire alla comunità spazi per far nascere progetti e relazioni nuove.

 

Buona incursione tra i più bei sogni del nostro Jorit, di Rota e degli abitanti di San Giovanni a Teduccio e della Napoli Est, ricca della ormai nota “human tribe”! 

 

Riprese e montaggio a cura di Lunia Film I Luca Ciriello

Official Photographer ©MartinaEsposito